Il museo è completamente accessibile, la capacità di movimento e la possibilità di fruire comodamente delle opere esposte varia da sala a sala, anche in base alle caratteristiche degli oggetti in esposizione. C’è un bagno attrezzato. Per chi ha particolari necessità, in particolare rispetto all’uso dell’ascensore, durante la settimana può chiedere alle persone-studenti presenti di avvertire al primo piano il personale del museo. Il sabato e la domenica c’è sempre personale al piano terra a disposizione. Da segnalare che molte sale non presentano targhe che le numerino o nomi che le identifichino chiaramente. I pannelli esplicativi a volte sono solo in inglese e un po’ alti per persone in carrozzina.
Il Museo di Palazzo Poggi non nasce da collezioni accumulate nel tempo. La sua specificità consiste nell’essere la ricomposizione dei laboratori e delle collezioni dell’antico Istituto delle Scienze, fondato da Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730), che proprio nelle stesse stanze di Palazzo Poggi operò dal 1711 al 1799. L’Istituto delle Scienze fu la prima istituzione scientifica pubblica dedicata alla ricerca e alla formazione scientifica secondo i criteri metodologici dell’osservazione diretta e dell’esperimento. Per la ricca strumentazione della quale disponeva e per l’ampio spettro delle discipline che toccava – dalla storia naturale all’archeologia, dalla chimica alla fisica, dall’astronomia all’anatomia, alle applicazioni delle matematiche e della meccanica razionale – rappresentò per gli scienziati europei una sorta di “enciclopedia per i sensi” all’avanguardia per mezzi impiegati, per metodologie seguite e per gli ambiti di ricerca coltivati. Con una peculiarità ulteriore: le sue sale, adibite a laboratori scientifici nel XVIII secolo e destinate a raccogliere anche la wunderkammer di Ferdinando Cospi (1606-1686) e la collezione di Ulisse Aldrovandi (1522-1605), rappresentavano una delle sedi più prestigiose della pittura cinquecentesca in area padana, con le pitture murali di Niccolò dell’Abate, di Pellegrino Tibaldi, Prospero Fontana, del Nosadella e di Ercole Procaccini. A partire dalla riforma napoleonica delle accademie e delle università il ricchissimo patrimonio dell’Istituto delle Scienze andò a costituire i laboratori delle nuove Facoltà universitarie e, successivamente, a formare il nucleo storico del patrimonio dell’Accademia di Belle Arti, del Museo Civico Archeologico, dei Musei Civici d’Arte Antica. Nell’autunno 2000 l’Università di Bologna non solo ha riaperto al pubblico le stanze del Palazzo cinquecentesco che ospitò nel Settecento l’Istituto, ma ha restituito l’edificio alle sue funzioni storiche ricollocando nelle sue stanze, a lungo adibite a uffici e depositi, i reperti e la strumentazione scientifica raccolti e utilizzati nel corso del XVIII secolo.
I dipinti murali che si susseguono nelle sale del piano terreno come in quelle al piano nobile di Palazzo Poggi rappresentano una «opera totale» nella quale trovano espressione le idee e la cultura del committente, Giovanni Poggi (1493-1556). Potente ecclesiastico, Poggi chiamò al lavoro nella sua «domus magna» due artisti, Nicolò dell’Abate (1509-1571) e Pellegrino Tibaldi (1527-1596), ugualmente prestigiosi, ma diversi per scelte stilistiche a per cultura tecnica.
Biglietto intero: 3 €; biglietto ridotto: 1 € (Studenti, dipendenti Università di Bologna, disabili, over 65); biglietto speciale: 5 € (Due adulti più un bambino); biglietto gratuito (Studenti Università di Bologna, bambini fino a 6 anni; un accompagnatore per gruppo; insegnanti accompagnatori (2 per classe); accompagnatori di disabili che presentino necessità; giornalisti con tesserino; guide turistiche con patentino).
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
INGRESSO
Ingresso principale: per raggiungere il museo, la pavimentazione esterna, sotto il portico, è liscia e in lieve pendenza. Prima della porta d’ingresso si incontrano tre gradini consecutivi, alti cm. 15, senza corrimano. Il portone, a battenti, ha un passaggio utile di cm. 205, resta sempre aperto. Superata la porta, le scale per accedere al museo si trovano dopo circa 15 metri sulla destra. Lungo il percorso per raggiungerle si incontra una porta a battenti con apertura manuale, larga cm. 76 per anta.
Le scale contano 43 gradini non consecutivi (il pianerottolo si trova dopo 21 gradini), alti cm. 11-14, con corrimano a sinistra e a destra.
L’ingresso secondario e accessibile si trova in Largo Trombetti, n°4. Qui la pavimentazione esterna è in piano e regolare. Il passaggio utile del portone d’ingresso, sempre aperto, è di cm. 125. Dopo la porta, si deve proseguire diritti, superare una rampa (larga cm. 168, con una pendenza del 12% e con corrimano a destra e a sinistra), girare a sinistra e continuare fino in fondo al corridoio. Lungo il percorso, si incontrano due porte a battenti, larghe cm. 107 (la seconda anta è di cm. 102) ed una terza porta a battenti con passaggio di cm. 134, sempre aperta. Per utilizzare l’ascensore (vedi sotto), prima di raggiungere le scale d’accesso al museo, si incontra una porta sulla sinistra, larga cm. 111, si supera una rampa larga cm. 107 e con pendenza del 20%, si prende il primo passaggio sulla sinistra, si supera una seconda rampa larga cm. 114 e con pendenza del 30% e si prosegue fino in fondo al corridoio.
SALE
Arrivati in cima alle scale, l’ingresso al museo si trova sulla sinistra. La porta d’accesso, a battenti a spinta, ha un passaggio utile di cm. 71,5 per anta, ed è molto pesante. Per prima, si incontra la biglietteria (anche punto di informazioni e bookshop), alta cm. 95,5. Poi, il passaggio (cm.133) per raggiungere la prima sala, preceduto da un gradino di cm.11.
Arrivati al primo piano con l’ascensore, si deve proseguire diritti, si supera una prima porta di cm. 76, si gira a destra, si supera un passaggio in piano di cm. 108 e ci si trova in un’ala del museo che non è quella di partenza. Per raggiungere l’inizio del percorso museale, occorre uscire da questa sala attraverso un passaggio di cm. 136,5 seguìto da un gradino di cm. 6, prendere sulla sinistra e superare una porta a battenti a spinta, larga cm. 71 (per anta), molto pesante. A questo punto, ci si trova nel piano in cima alle scale d’accesso al museo.
SALA 1: parte della sala si sviluppa su una pedana con teche. Per accedere alla pedana, in più punti ci sono delle rampe (sette in tutto), di larghezza variabile (cm. 74 – 84) e pendenza del 19 % circa.Il resto della sala è fruibile con una certa facilità, ma molti oggetti (sia quelli nelle teche sia quelli negli scaffali) sono collocati un po’ in alto, così come i pannelli esplicativi, scomodi per persone in carrozzina.
SALA 2 (Marsili): il passaggio in piano (cm. 137) per accedere a questa sala si trova in fondo alla prima sala sulla destra. La seconda sala è ampia, con un espositore collocato centralmente che non ostacola il passaggio. I vari espositori/teche sono alti cm. 81, in generale gli oggetti qui esposti si fruiscono comodamente. C’è un’uscita di emergenza sulla destra che affaccia sul piano in cima alle scale d’ingresso.
SALA 3: vi si accede dalla seconda sulla sinistra, con un passaggio in piano di cm. 125,5. E’ una sala ampia che permette buona capacità di movimento. Le caratteristiche sono simili a quelle della sala 2.
SALA 4: si trova in fondo al corridoio che segue la prima sala e vi si accede in piano con un passaggio di cm. 101. La sala è di dimensioni più piccole, ma facilmente fruibile e permette una buona visione delle opere/oggetti.
SALA 10 (Elettricità): dalla sala 1, sulla sinistra, si accede alla sala 10 con un passaggio in lievissima pendenza largo cm. 110. La stanza si sviluppa in parte su una pedana con due ingressi con rampa. La pedana è alta cm. 15; la rampa è larga cm. 74 con una pendenza del 18%. Capacità di movimento e fruizione delle opere sono buone.
SALA 9 (Ottica): vi si accede dal fondo della sala 10 con un passaggio di cm. 119. Caratteristiche simili alla sala 10, ma con teche e oggetti collocati un po’ in alto.
SALA 8 (Camerino delle sfingi): si trova in fondo alla sala 9, si entra superando una porta a spinta (tipo saloon) larga cm. 46 per anta. Questa sala è piccola, ma quello che contiene è facilmente fruibile. La luminosità qui è molto bassa.
SALA 7 (Parti anatomiche/cere): si raggiunge dalla sala 8 superando una porta come quella descritta precedentemente. La sala è ampia e si divide in due ambienti: il passaggio dall’uno all’altro è largo cm. 115.
SALA 6 (cere anatomiche): si raggiunge dalla sala 7 con un passaggio in piano di cm. 115. E’ presente un monitor che propone video, collocato ad un’altezza comoda anche per persone in carrozzina.
SALA 5 (ostetricia): vi si accede dalla sala 6 con un passaggio di cm. 115. Anche questa sala si sviluppa in parte su una pedana, alta cm. 19. La rampa per accedervi è alta cm. 95 con una pendenza del 20% circa. Lo spazio sopra la pedana è un po’ stretto perché arredo, teche e strumenti tecnici tolgono spazio e sono vicini l’uno all’altro. In generale, la presenza della pedana rende l’intera sala un po’ stretta in più punti.
A questa sala si accede anche dalla sala 10 sulla destra con un passaggio di cm. 110.
All’altra ala del museo, dove si trovano le sale 11-15, si accede dal pianerottolo in cima alle scale principali a destra, dopo aver superato una porta a battenti a spinta, larga cm. 71 (per anta), molto pesante. E’ l’ala in cui ci si trova arrivando al piano con l’ascensore.
Superata la porta, sulla destra del corridoio, dopo un gradino di cm. 6 (passaggio di cm. 136,5) si trova la SALA 11, ampia.
SALA 12: vi si accede dalla sala 11 con un passaggio in piano di cm. 149 o dal corridoio superando un gradino di cm. 7 (passaggio di cm. 130). La sala è spaziosa, consente una buona fruizione degli oggetti esposti e presenta didascalie ben leggibili.
SALA 13: per raggiungerla dalla sala 12, si incontrano cinque gradini alti cm. 15 con corrimano sulla destra. E’ presente comunque un servoscala, per il cui utilizzo è necessario rivolgersi al personale. Il servoscala è largo cm. 79 e lungo cm. 100 (125 con sporgenze). La portata massima è di 190 Kg.
La sala è ampia e comoda.
SALA 15: per raggiungerla, dalla sala 13, occorre superare una rampa (larga cm. 120 e con pendenza del 15% circa), attraversare parte dell’ex Museo Virtuale (Museo del IX Centenario), e 12 gradini alti cm. 15 senza corrimano (è a disposizione un servoscala con le stesse caratteristiche di quello già descritto). La sala 15 si sviluppa in tre ambienti: il primo e il secondo sono collegati da 7 gradini alti cm. 15, senza corrimano (anche qui, c’è la possibilità di utilizzare un servoscala); il secondo e il terzo sono collegati da due gradini di cm. 13-14 e da una rampa larga cm. 115 e con pendenza del 13% circa). Le teche con i modelli navali sono collocate a centro sala, consentendo una buona fruizione pressoché in ogni punto anche a persone in carrozzina, in particolare seguendo il perimetro esterno. Ci sono due uscite di sicurezza, una all’inizio ed una in fondo al terzo ambiente della sala.
In fondo al corridoio lungo al quale si trovano le stanze 11 e 12 c’è la biblioteca, Per raggiungerla, si deve superare un gradino di cm. 6. il passaggio misura cm. 137. La sala permette una buona capacità di movimento.
SERVIZI IGIENICI
I servizi igienici si trovano tra la sala 13 e la 15, all’inizio della prima sala dell’ex Museo Virtuale. Per raggiungerli, c’è una rampa larga cm. 121 (nel punto più stretto) con una pendenza del 13% circa. In fondo alla rampa c’è una porta scorrevole larga cm. 89.
Il bagno riservato a disabili ha una porta d’ingresso a battenti con apertura manuale, con un passaggio utile di cm. 88. Il lavandino è sospeso, alto cm. 80, con rubinetto a leva. Lo spazio ad esso frontale è di cm. 240.
Il water, a pavimento, è alto cm. 52. Lo spazio ad esso frontale è di cm. 161, quello a destra di cm. 176, quello a sinistra di cm. 90. I maniglioni si trovano sulla destra e sualla sinistra del wc.
Bagno uomini e donne: presentano un antibagno in comune, con porta d’accesso di cm. 88. Il lavandino è sospeso, alto cm. 83, con rubinetto a manopola. Lo spazio ad esso frontale è di cm. 156.
La porta d’accesso all’antibagno uomini è di cm. 78. Il lavandino è sospeso, alto cm. 78, con rubinetto a leva. Lo spazio ad esso frontale è di cm. 73. La porta d’accesso al bagno è di cm. 68. Il wc è alto cm. 41. Il bagno è molto stretto. Antibagno e bagno donne presentano le medesime caratteristiche.
ASCENSORE
Per utilizzare l’ascensore la chiave va richiesta in biglietteria. Il museo si trova al primo piano.
La porta d’ingresso (doppia porta laterale) ha un passaggio utile di cm. 80. La larghezza interna è di cm. 123, la profondità di cm. 159,5. La pulsantiera interna, a rilievo, è posta ad un’altezza massima di cm. 128 (segnale di emergenza). Quella esterna ad un’altezza massima di cm. 148.
Per chi ha particolari necessità, in particolare rispetto all’uso dell’ascensore, durante la settimana può chiedere alle persone-studenti presenti di avvertire al primo piano il personale del museo. Il sabato e la domenica c’è sempre personale al piano terra a disposizione.
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